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Prevenzione tumore al seno: cosa fare
Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno e in particolare, su iniziativa dell’OMS, si celebra in tutto il mondo la “Giornata internazionale contro il cancro al seno”, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla malattia, e promuovere l’accesso a diagnosi, controlli e cure tempestive ed efficaci.
Il tumore al seno, purtroppo, colpisce una donna su otto nell'arco della vita e circa cinquemila donne all'anno si ammalano di questa patologia.
Negli ultimi decenni si è registrato un costante aumento di frequenza di diagnosi, accompagnata, però, da una riduzione della mortalità.
Quando si parla di tumore al seno è fondamentale la prevenzione primaria: non fumare, bere con moderazione, mangiare sano e fare attività fisica.
Ma importantissima è anche la prevenzione secondaria. E cioè controlli regolari.
Per ricordare questo e altro la Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori, ha lanciato - come succede ogni ottobre - la campagna Nastro Rosa.
Partiamo dalle visite di diagnosi precoce oncologica presso le nostre sedi: è il primo passo per conoscere il nostro seno, sapere come fare l'autocontrollo, riconoscere i segnali di allarme.
Per le donne dai 50 in su l'azienda sanitaria offre lo screening con invito attivo, cioè una chiamata diretta per fare la mammografia di controllo. Sotto i 50 anni al momento questa opportunità non c'è. Sarà possibile farlo con gradualità a partire dal 2024.
Nel frattempo il consiglio è quello di attivarsi di persona, parlando col proprio medico.
Sotto i 50 anni resta comunque la possibilità di rivolgersi al proprio medico, farsi fare la vecchia ricetta rossa, l'impegnativa, e accedere al sistema per una mammografia preventiva, di controllo, quindi anche in assenza di sintomi